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Gunn Truscinski Nace: Banda di vetro

May 17, 2024

C'è qualcosa di spirituale, quasi magico nella connessione che due musicisti possono formare in questo momento. Mettendo momentaneamente da parte le nozioni di composizione o arrangiamento, a volte non c'è niente di più sublime che seguire semplicemente il suono stesso: un legame psichico dettato da forze che vanno oltre la semplice tecnica. È in questo momento profondo che nascono le più grandi e commoventi performance jazz o rock psichedelico, in cui la musica è fatta al di fuori di una struttura o addirittura di una tabella di marcia. Sembra quasi divino.

Questa è la procedura operativa standard del duo Gunn-Truscinski, con album come Soundkeeper del 2020 che comprendono fortemente momenti di improvvisazione e climax nati dalla comunicazione tra i loro due strumenti: chitarra e batteria. Espandersi da un duo a un trio – aggiungendo all'ensemble il fluido e altrettanto improvvisato Bill Nace di Body/Head – sembra una progressione naturale nel nuovo album Glass Band, aggiungendo una nuova variabile attraverso la quale esplorare e costruire pezzi meravigliosamente misteriosi di musica strumentale non verbale ma tuttavia profondamente commovente e sottilmente dinamica.

Potrebbe essere una sorpresa, quindi, che una buona parte dei Glass Band comprenda musica che sembra più esplicitamente accessibile come quella del duo o Body/Head (anche se non necessariamente i dischi del cantautore di Steve Gunn). Queste non sono canzoni pop, ma la loro bellezza non richiede particolare fluidità per essere decifrata; un pezzo come il gentile e semplice “On Lamp” è immediato ma rivela profondità oltre la sua configurazione a tre, con un tempestoso strillo di chitarra elettrica dietro i suoi pizzichi acustici, evocando un senso di immobilità contro la vista dei fulmini all’orizzonte. Una giustapposizione simile avviene in “Tape”, un pezzo ancora più tranquillo e inquietante interrotto da sussulti di chitarra che sembrano scosse elettriche da un’atmosfera altamente carica. Ma quando Nace e Gunn sono entrambi impegnati in “Fencer”, c'è la sensazione che qualcosa di enorme si stia costruendo. Mantengono quella tensione per gran parte della sua durata di 11 minuti, il mero suggerimento di un climax in qualche modo ancora più potente che prendere un percorso più stretto e stretto.

Glass Band, come titolo, sembra adatto a una collaborazione che sembra una reazione chimica in cui un calore intenso può trasformare i frammenti grezzi in qualcosa di prismatico. Sebbene siano in grado di creare musica ad alto volume, persino caotica, c'è una delicatezza in gioco in tutto l'album che parla allo stesso modo delle capacità dei musicisti di tenere a freno il frastuono tanto quanto di lasciarlo vagare libero. Tanto un'esperienza creata per le cuffie quanto la vasta tela del palco dal vivo, Glass Band è una testimonianza dell'espressione nella sua forma più sconfinata.

Etichetta:Tre lobi

Anno:2023

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Jeff Terich è il fondatore ed editore di Treble. Scrive di musica da 20 anni ed è stato pubblicato su American Songwriter, Bandcamp Daily, Reverb, Spin, Stereogum, uDiscoverMusic, VinylMePlease e alcuni altri che sta dimenticando in questo momento. Non ne è ancora stanco.

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